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Applicazioni mobile, cosa sono e a cosa servono

28/08/2019

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Il mercato delle applicazioni e degli smartphone è un mercato recente ed in forte crescita. Ormai il cellulare semplice non esiste più; gli smartphone sono costruiti in modo da poter offrire, ovunque, funzionalità più avanzate del semplice telefonare e mandare messaggi. Sono pensati per essere dei piccoli computer tascabili. Gli smartphone combinano le funzioni di un elaboratore palmare a quello di un telefono mobile e permettono di accedere a funzionalità aggiuntive attraverso l’installazione di App mobile.

Con il termine App mobile ci si riferisce generalmente a software applicativo, una versione delle applicazioni informatiche, sviluppato al fine di funzionare su appositi dispositivi mobili. Con “dispositivi mobili” generalmente si intendono strumenti elettronici che si possono utilizzare seguendo la mobilità dell’utente, ad esempio telefoni cellulari, palmari, smartphone, tablet, lettori MP3, GPS, smartwatch e simili.

Non rientrano nella definizione di App mobile i programmi applicativi dei computer (portatili o fissi). A volte vengono identificate come App anche le varie applicazioni utilizzabili su altri dispositivi fissi diversi dai computer, come stampanti, smartTV, elettrodomestici vari, etc, in quanto “programmi applicativi” che consentono l’utilizzo di funzionalità.

Un’app per dispositivi mobili si differenzia dalle tradizionali applicazioni sviluppate per funzionare su computer. Esse devono distinguersi necessariamente a causa del supporto su cui vengono usate. Si tratta, a tutti gli effetti, di un software che per struttura informatica è molto simile a una generica applicazione, ma è caratterizzata da una notevole semplificazione ed eliminazione del superfluo. Ciò al fine di ottenere leggerezza e velocità anche su supporti molto meno potenti dei computer in termini di prestazioni e capacità d’immagazzinamento dati. Si ritiene che tale semplificazione si sia riflessa sul nome stesso, rendendolo un’abbreviazione di un termine già esistente. App è dunque un neologismo e l’abbreviazione di applicazione.

La compravendita di App avviene esclusivamente per via telematica. Esse si installano sul dispositivo mobile e vanno ad ampliare il ventaglio di operazioni che tale dispositivo può fare, andandone a costituire il vero valore aggiunto.

La compravendita di App quindi realizza una tipica operazione di commercio elettrico (e-commerce) diretto.

Le App si trovano negli appositi store (veri e propri negozi digitali). Ogni sistema operativo ha un proprio store con proprie App create appositamente con il relativo linguaggio di programmazione. Pertanto non è possibile installare una App per Android su un iPad, così come non è possibile installare una App di RIM su un Samsung che utilizza piattaforma Android.

Esistono sostanziali differenze nei rapporti con gli app store che hanno conseguenze importanti sul trattamento fiscale che il nostro legislatore riserva ai c.d. app developers.